La chiamano lucidità
Continua il percorso di Marco, Francesco e Sara
Gianmaria Pini
12/7/20255 min read
La settimana appena trascorsa è stata una di quelle che mettono alla prova anche gli investitori più tranquilli. In superficie i mercati hanno continuato a muoversi con apparente fiducia: gli indici americani hanno chiuso in rialzo, con il Nasdaq ancora protagonista grazie al traino dei grandi nomi della tecnologia. Molti leggono questi numeri e pensano che tutto stia andando nella direzione giusta.
Ma basta andare appena sotto la superficie per vedere un contesto molto più complesso.
Da un lato, sempre più investitori scommettono su un imminente taglio dei tassi da parte della Federal Reserve — una speranza che sta sostenendo le borse. Dall’altro, alcuni dati economici mostrano segnali di rallentamento: l’attività manifatturiera negli Stati Uniti continua a indebolirsi, il mercato del lavoro dà segnali contrastanti e i rendimenti dei titoli di Stato sono tornati a salire rapidamente, portando un po’ di nervosismo tra gli operatori.
Anche nei mercati alternativi il quadro è tutt’altro che lineare: l’oro ha perso slancio nonostante un dollaro debole, mentre l’argento è salito con forza fino a toccare nuovi massimi storici. Bitcoin, invece, ha vissuto un’altra settimana di pressione, tornando sotto i 90.000 dollari. Sono movimenti che raccontano una cosa molto semplice: non esiste una direzione unica e le emozioni stanno tornando a giocare un ruolo significativo.
Per molti investitori tutto questo è difficile da interpretare. Non perché manchi l’informazione, ma perché è complesso capire cosa significhi davvero per il proprio patrimonio quando i segnali si muovono ognuno in una direzione diversa.
Basta osservare il grafico del mercato azionario globale negli utlimi 12 mesi.


Msci World (JustETF)
Un anno che ha visto una discesa di 18 punti percentuali circa ed un guadagno complessivo si 5,5 putni. Ed è qui che emerge il punto fondamentale: in anni come questo, in settimane come questa, non conta prevedere cosa farà il mercato domani — conta avere un piano che ti protegga oggi. Perché mentre la massa reagisce all’ultimo dato o all’ultima notizia, chi ha un patrimonio da difendere deve saper mantenere lucidità, ritmo e prospettiva.
Questo è ciò che stiamo facendo con Sara, Francesco e Marco da qualche annetto e che sto condividendo con voi dal 01-08-2024.
Marco


Marco mi ha scritto il primo dicembre. In tono scherzoso, mi ha detto che dovrei smetterla di descriverlo come “calmo e pacifico”, perché — cito testualmente — “Penseranno che io sia un baccalà!”.
La verità è che Marco non è affatto immobile: è semplicemente lucido. Nei mesi in cui vi ho raccontato la sua storia, l’ho spesso presentato come il più avverso al rischio tra i tre protagonisti. Ma, nella realtà, Marco è un professionista che nella vita ha saputo osare, prendere decisioni coraggiose, costruire molto più di quanto traspaia.
La sua fase attuale è diversa: oggi non ha bisogno di dimostrare nulla a nessuno. Vuole difendere ciò che ha costruito, valorizzarlo e, soprattutto, goderselo.
Il portafoglio che vedete riflette esattamente questa evoluzione: non è un portafoglio prudente “per paura”, ma un portafoglio progettato per rispettare le sue priorità di oggi. Stabilità prima di tutto. Volatilità ridotta. Una crescita ordinata, consapevole, allineata a ciò che per lui conta davvero.
La performance del portafoglio è attualmente del +12,96%.
Francesco


Come ogni anno, Francesco ha iniziato a pianificare le ferie con largo anticipo. Ha già deciso che a febbraio si prenderà un paio di settimane di pausa.
Nell’ultima call di aggiornamento, lo scorso ottobre, mi ha detto con un sorriso: “Me ne vado al caldo.” E io, spontaneamente: “Beato te.”
Ma dietro quel “me ne vado al caldo” c’è molto più di un viaggio programmato. Ci sono mesi intensi, sfidanti, a tratti pesanti, in cui Francesco ha dovuto portare sulle spalle responsabilità che pochi vedono dall’esterno. Lo so bene, perché in quei periodi le sue domande cambiano, il tono cambia, le esigenze si fanno più precise.
E proprio per questo spero che quelle due settimane se le goda fino in fondo: senza sensi di colpa, senza pensare al rientro, senza portarsi dietro il peso delle decisioni quotidiane.
Il suo portafoglio riflette esattamente questo equilibrio: razionale, ordinato, privo di forzature. Francesco valuta, soppesa, scarta ciò che non serve e agisce solo quando allineato al suo percorso. Un approccio maturo, coerente e — soprattutto — sostenibile per la vita che conduce.
Il rendimento del suo portafoglio ag oggi è del +18,97%.
Sara


Il portafoglio di Sara è il più rischioso dei tre in termini di esposizione e volatilità e ad oggi ha un rendimento del +24,35% ma lei conosce perfettamente ogni rischio che ci stiamo permettendo di correre.
Conclusione
Ci siamo lasciati alle spalle un’altra settimana. Una settimana di lavoro, di impegni, di piccole gioie quotidiane e di quei momenti complicati che ognuno di noi affronta senza far troppo rumore. Una settimana che si aggiunge a tante altre, certo, ma che qualcosa — anche minimo — ce lo lascia sempre. Una consapevolezza nuova, una domanda, un dubbio, un passo avanti o, a volte, un passo indietro che ci insegna comunque qualcosa.
Perché ti sto portando il percorso di queste tre persone?
Perché, nel loro modo unico di affrontare la vita e il denaro, c’è un pezzo della storia di tutti noi.
Marco, con la sua calma (scusa Marco) determinata, è l’esempio di chi oggi vuole proteggere ciò che ha costruito, senza farsi travolgere dal rumore esterno. Francesco rappresenta chi cerca ordine in mezzo alle pressioni quotidiane, chi sente il peso delle responsabilità ma prova a ritagliarsi spazio per sé e per i propri obiettivi. Sara, invece, è lo specchio di chi parte in modo impulsivo e impara passo dopo passo a costruire una relazione più sana e consapevole con il proprio patrimonio.
Tre persone diverse, tre vite diverse, tre modi diversi di muoversi nei mercati. Eppure, un filo rosso li lega: non stanno facendo questo percorso da soli.
Perché la verità è semplice: quando si tratta di patrimonio, non conta solo “quanto hai”, ma come vivi il rapporto con quel patrimonio. Le strategie, gli strumenti, le percentuali… vengono dopo. Prima vengono la serenità, la lucidità, la chiarezza, la capacità di prendere decisioni senza lasciarsi trascinare dalla paura o dall’euforia.
E accompagnare Marco, Sara e Francesco in questo cammino significa accompagnare — indirettamente — anche tutti voi che leggete.
È per questo che ti porto le loro storie: per mostrarti che dietro i grafici, i numeri e gli aggiornamenti settimanali ci sono persone reali, con esigenze reali, e che un buon percorso finanziario è prima di tutto un percorso umano.


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